mercoledì 17 febbraio 2021

Nebrodi d'inverno. In bici sulla neve tra Ucrìa e Floresta.

 

 


 

 

Finalmente un po' di neve. Ne ho approfittato per un'impegnativa uscita in bici da montagna sui Nebrodi imbiancati, in una giornata fredda e ventosa ma memorabile -


Lasciata l'auto a Ucrìa (m.710, ab.1032) ho affrontato una gelida discesa che mi ha portato al fondovalle e successivamente in contrada Ragale, dove una strada stretta e solitaria conduce in dura salita al valico del Monte Comunello, m.1005.

 




 

in alto: due immagini del centro di Ucrìa (ME) e della salita lungo la prov.136 che conduce al M.Comunello


 

Superati i mille metri di quota le condizioni della strada sono peggiorate: neve sciolta nei tratti al sole - ghiaccio nei tratti in ombra. Diverse volte sono stato costretto a scendere per evitare di cadere dalla bici.





Grazie al rapporto posteriore a 34 denti sono riuscito a superare pendenze notevoli su fondo innevato; diversi cani da pastore sono sbucati da malconce recinzioni facendomi feste un po' "eccessive" - il dispositivo a ultrasuoni Dazer li ha sempre efficacemente scoraggiati. Benedetto chi lo ha inventato -

 

Superati i 1200 metri d'altezza ho attraversato un altopiano innevato e sferzato da un vento gelido; intorno a mezzogiorno ho fatto sosta presso una capanna di pietra al cui interno mi sono preparato un caffè solubile caldo e ho mangiato qualcosa.






sopra: sull'altopiano della Timpa di Giannì, m.1250 e sosta presso una capanna di pietra



La temperatura dell'aria doveva essere di uno o due gradi; il vento da nord la faceva percepire abbondantemente al di sotto dello zero.

Toccato il punto più alto di questo giro ho raggiunto Floresta (m.1250), dai tetti coperti di neve.





 

Lasciata la cittadina ho affrontato una lunga discesa sino al bivio per Tortorici; qui ho fatto una breve deviazione per Portella Rinazzo (m.1050), una località che mi è sempre piaciuta per il suo aspetto "scandinavo".



sopra: lunga e terribilmente fredda discesa da Floresta al bivio Tortorici/P.lla Rinazzo


sotto: il paesaggio a Portella Rinazzo





 

Di nuovo in  discesa, ho raggiunto Ucrìa alle 16 concludendo questo giro di circa 35 chilometri e 1132 metri di dislivello nell'aria fredda di montagna. Da tempo volevo pedalare sulla neve e ora sono soddisfatto.


Ucrìa, m.710 - punto di partenza e arrivo del giro


Sotto: mappa del percorso (Mapy.cz)



Qualche consiglio:

- Portare con sè una giacca di piumino per scaldarsi meglio durante eventuali fermate;

- Munirsi di un dispositivo a ultrasuoni contro i cani liberi, molto frequenti in queste zone;

- Procedere con calma sui tratti di neve ghiacciata. Il "trucco" è portare le ruote sulla neve non schiacciata dalle ruote delle auto, quindi: al centro e ai margini della carreggiata;

- Indossare materiale tecnico di ottimo livello e impermeabilizzare le scarpe, che prima o poi finiranno immerse in qualche pozzanghera di profondità variabile.



12 commenti:

  1. Se sei riuscito a goderti uno scorcio di inverno bianco in Sicilia, sei praticamente alla quadratura del cerchio.
    Ho quasi... esultato quando hai tirato fuori dal... cilindro 'sto dispositivo Dazer. Grande!
    Anche pedalare, non solo camminare o ciaspolare, nel bianco, è fantastico.
    Buondì, Lupo Libero.

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    1. Il Dazer é un piccolo dispositivo tascabile alimentato a batteria. Lo uso da anni con successo. Mi fu suggerito dalla letteratura di ciclisti viaggiatori che lo avevano impiegato contro assalti di cani da pastore in Turchia.

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    2. Maledetti googli, commentare è un delirio.

      Dicevo, il problema coi cani è la bicicletta, si comportano diversamente se tu sei a piedi. A parte che forse sono intimoriti dall'aggeggio meccanico, cambia la modalità con cui tu arrivi e con cui tu ti allontani. Se sei a piedi tu ti avvicini piano e il cane ha il tempo di "spaventarti" abbaiando molto prima che tu entri nell'area che lui vuole proteggere e tu a quel punto ai tempo di fargli capire che non sei una minaccia e ti puoi allontanare con calma senza innescare il meccanismo fuga-inseguimento.

      In vita mia non sono mai stato attaccato da un cane, anche se ovviamente molti mi hanno abbaiato contro. Il punto è, come dicevo a proposito del lupo, che can che abbaia non morde. Non perché sia intenzionale ma perché non può meccanicamente fare le due cose insieme. Il cane poi deve essere addestrato per attaccare un uomo che lo fronteggia, per natura si considera gerarchicamente subordinato. I cani da pastore sono meno abituati a vedere persone quindi non sanno bene cosa fare, per quello sono più difficili da gestire. Secondo me però se tu ti fermi, scendi dalla bici e stai li fermo, il cane non si avvicina, continua ad abbaiare per dirti di andartene.

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    3. Il binomio cani-bici costituisce un serio problema. Spesso ho notato che i cani si comportano vigliaccamente con ampia manovra di aggiramento e inseguimento da dietro le spalle.
      Se sono in due o in tre si fanno coraggio e la situazione si fa più complicata ancora.
      Se non li si può seminare in discesa, le mosse sono:
      1) fare il gesto di raccogliere una pietra da terra; spesso capiscono al volo.
      2) fermarsi e usare la bici come scudo: capita allora che si avvicinano ma poi non sanno cosa fare; ad esempio ricordo che in Svezia fui inseguito per un chilometro buono da un Husky. Stufo, mi fermai: "vediamo che succede". Il cane pure lui si atresto'. Mi guardo' immobile come uno stupido del tipo: "e adesso?"
      3) usare gli ultrasuoni: i cani sensibili fanno dietro front sino alla distanza di minima percezione del disturbo, che ho constatato è di circa 15 metri.
      Il dazer è più efficace con i cani grossi- i piccoli non so perché lo sentono meno.
      Parentesi: i gatti sono sensibilissimi al dispositivo, e letteralmente terrorizzati.

      I cani da pastore hanno un comportamento estremamente imprevedibile; si va da quelli che abbiano rabbiosamente e poi se li avvicini ti fanno le feste e potresti portarteli a casa un minuto dopo, a quelli che abbaiano e attaccano con decisione persino se ti trovi in auto, gettandosi letteralmente contro la macchina.

      Di incontri con i cani ne ho avuti a milioni. Mai per fortuna con un branco di cani incazzati.Si dice che in quel caso bisogna "dialogare" col capo una volta individuato. Cosa più facile a dirsi che a farsi.

      Infine circa gli orsi- ho letto di numerosi ciclisti che vi si sono trovati faccia a faccia, quasi sempre in Canada nel corso del diffuso viaggio Alaska-Argentina. In tutti i casi pare che l'orso ha proseguito a mangiare bacche o si è allontanato da sé. Ciò detto, a quei ciclisti sono comunque rizzati i capelli in testa dalla paura.

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  2. Il fischietto a ultrasuoni è sentito dai cani, ma sei sicuro che ciò li farà anche spaventare?
    Se sì, pensi che potrebbe funzionare anche per lupi e cinghiali? Magari orsi? (orsi magari in sicilia non ce ne sono, ma nelle alpi sì :D )

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    1. Trattasi di un piccolo dispositivo elettronico. Funziona bene con quasi tutti i cani- e soprattutto con quelli di taglia più grossa.
      Una volta ho provato su un suino selvatico ma non sembra lo sentisse.
      Su lupi e orsi non so cosa dirti.

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    2. A parte che non ho mai visto un lupo o un orso, si tratta di animali con un comportamento del tutto diverso dal cane. Lupolibero si trova nella condizione del postino, vuole passare e il cane vuole allontanarlo. Nel caso del lupo o dell'orso, sono loro che decidono, di solito non li vedi perché loro ti percepiscono molto prima, se poi hanno intenzione di farti la pelle, ti saltano addosso di sorpresa, dalle spalle o dai lati e ad una velocità tale che non hai tempo di dire "beh". Non c'è difesa contro i lupi, perché se ce n'è uno di solito ce ne solo altri e contro gli orsi, se non nel numero. Hanno imparato dopo ere di contatti coi nostri antenati a temere l'uomo, sopratutto quando in gruppo. Anche li, il predatore valuta sempre i pro e contro, non attacca se pensa di essere in svantaggio.

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  3. Aggiungo anche che mi è successo di trovarmi davanti a una coppia di cani. Magari uno sente gli ultrasuoni e l'altro no. Tuttavia, vedendo il compagno allontanarsi e darsi alla fuga senza un motivo apparente, anche il secondo cane fa lo stesso.

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  4. Wow, neve in Sicilia :)

    Un collega mi dice che al momento l'Etna fa scintille: vero?

    Per il resto, nelle foto in cui sei senza guanti, pensavo: ma come fa? Poi ho visto che nella prima foto li avevi... :)

    Io in bici senza guanti anche con +10 non durerei... :)

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    1. Ciao!
      Sull'Etna c'è attività spettacolare dal cratere di sud est.
      Ah i guanti sono quelli da neve. In genere li tolgo per maneggiare la macchina fotografica e fare autoscatto ecc.

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  5. lA SICILIA DELLA MONTAGNA: pochi la conoscono

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    1. Assolutamente vero. Vige lo stereotipo di sole e mare. La Sicilia è anche neve, montagne. Infinite montagne.

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