Siamo in campagna, in Sicilia, da più di un mese - e scrivo qualcosa solo adesso. Maggio è stato un susseguirsi di piogge. Mai visto tanta pioggia in dieci anni. I primi dieci giorni giunto qui li ho vissuti con uno strano senso di "estraneazione". Ho faticato molto a prendere sonno e durante il giorno in qualche modo ho fatto quello che dovevo fare meccanicamente, senza forze nè entusiasmo. Non mi era mai successo.
Poi ho ripreso a dormire bene. Mi sono tornate le forze, come e più di prima. Ho continuato a decespugliare, a ripulire, a raccogliere nespole e arance. Le mie adorate arance Vaniglia, ad esempio -
A fine maggio è arrivato un vento da sud di oltre 50 Km/h, mai visto così violento. E' durato due giorni, e come tutte le cose che vengono da sud o da est ha fatto danno. Innumerevoli rami di nocciolo si sono rotti e da giorni sto/stiamo provvedendo a rimuoverli per evitare di farlo a luglio, con temperature da suicidio.
Il tempo non ha messo giudizio neanche nella prima decade di giugno: oggi 8 è il primo vero giorno di sole dopo giornate grigie, scure e piovose che hanno causato difficoltà ai pannelli fotovoltaici.
Una magnifica parentesi è stata l'escursione in tenda fatta con l'amico Luigi il 29-30 maggio. Ci siamo recati di pomeriggio sulla dorsale Castell'Umberto-Ucrìa (ME) percorrendo un'antica via di transumanza sino a una località di mia conoscenza molto panoramica. Da lì è possibile vedere l'Etna, le isole Eolie e il Monte Sori, la cima più alta dei Nebrodi.
sopra: paesaggio primaverile a portella S.Marco, m.1200
sotto: in tenda sui Nebrodi, m.1143
La cena e il tramonto sono stati davvero magnifici. Durante la notte siamo stati ripetutamente disturbati dai cani di due diverse greggi di capre. La capacità che hanno i cani di rompere le balle è qualcosa che non finisce mai di stupirmi.
L'alba, asciutta e soleggiata, è stata davvero incantevole. Alle 9 abbiamo levato le tende e fatto ritorno alle auto.
Ritornando alla campagna e ai relativi lavori - tutto prosegue come sempre. Orto avviato, sorgente d'acqua ripristinata ecc. - la sera ho sonno già alle 22. Non ce la faccio a resistere oltre. La luce invade la stanza già alle 5 e trenta. Per fortuna la notte riesco di nuovo a dormire bene.
Che meraviglia di foto!
RispondiEliminaOra c'è tanta luce pure qui, in Svezia, e fa persino "caldo" (per la Svezia però).
Ricordo le notti in Svezia/Norvegia a maggio: la luce mi disturbava tutta la notte (in tenda) impedendomi di dormire bene. Stupidamente non avevo il paraocchi. Spero passerai una buona estate scandinava. Un caro saluto, grazie!
EliminaVerde, ubertosa meraviglia.
RispondiEliminaChe bellezza!
Anche qui, dopo tre anni di siccita', le piogge frequenti e abbondanti (anche troppo!) hanno risvegliato una sorta di floridtia' parossistica, verde, fiori, getti, germogli, pascoli, cespugli, ancora fiori, tutto che ribolle, vegeta, lussureggia. :)
Credo mi toccherà quest'anno decespugliare una ventina di volte...
EliminaLa vostra non è ancora/già la zona delle arance rosse (sanguinario, moro, etc.) dell'Etna!?
RispondiEliminaVarietà praticamente sparite (peraltro tra le più salutari).
UUiC
No, in quest'area del messinese non ci sono arance rosse tranne qualche albero piantato in passato per "esperimento". Le varietà rosse sono tipiche del catanese - in particolare Paterno'. Ma non sono per niente sparite, anzi - sono diffuse e apprezzate tanto da aver oscurato altre varietà come la tardiva.
EliminaSanguinello non sanguinario.
EliminaPurtroppo quelle proprio scure non le trovo più (al più ci sono delle tarocco con qualche venatura rossa).
UUiC