giovedì 2 gennaio 2014

In Sicilia tutto è cultura

Cultura. In Sicilia turismo è cultura. In Sicilia ovunque ti giri è cultura.
Da quando sono qui non ho mai sentito parlare tanto di cultura.
Tutti qui si beano di un passato (?) antico e glorioso che però ovviamente non hanno vissuto.
Tutti hanno in bocca una litania: "E' stato dopo l'unità d'Italia che è iniziato il nostro declino - il nord è stato favorito e a noi le briciole - ai tempi dei Borboni la gente stava meglio - ai tempi di Federico di Svevia al nord non avevavno neanche i cessi fuori dalle case - sono stati i politici a rovinarci, prima la DC poi Berlusconi".

Io ascolto.
Sento parlare di circoli culturali dove si rievocano antiche ballate siciliane, si discutono tesi di laurea sul parco dei Nebrodi senza che la bella signorina tesista ci abbia mai messo piede, si ascoltano le note del virtuoso violinista di turno la cui musica è peggio della corazzata Potemkin di fantozziana memoria: una cazz...a pazzesca, ma si fa finta che piaccia perchè è bello considerarsi persone "di cultura", parte di un'elité che si solleva almeno un po' sulla massa dei poveri ignoranti.

Quanto è bello adulare il proprio io!

Io tra una potatura e l'altra un'idea me la sono fatta.
Secca e semplice, spietata.

Tutto questo sbandierare cultura tradisce un complesso di inferiorità.
L'inferiorità dei meridionali rispetto ai nordici. Che saranno anche freddi, razzisti, xenofobi ecc. ma che le cose le fanno funzionare meglio = SENSO PRATICO DELLE COSE.
La Sicilia sarà anche stata svantaggiata, ma vorrei ricordare che è anche una regione a statuto speciale. Ciò vuol dire che ha ricevuto l'immenso privilegio di legiferare per sè. Anche il Trentino è regione a statuto speciale - ma esso è un parco di favolosa bellezza, pulito e funzionante sino all'ultimo metro quadrato. Perchè la Sicilia non lo è ?

Perchè qui regnano diversi DNA malefici e fallimentari. Miscele greco-magrebine che producono mentalità becere e arretrate, votate all'indolenza, al parlare piuttosto che al fare.
E come ciliegina sulla torta, anche DNA spagnolo. Che ha generato lo spagnolismo, ossia quel voler fare le cose per mostrarle agli altri, per fare scena. Non a caso qui una semplice festa di laurea diventa un avvenimento televisivo; e matrimoni, comunioni, cresime e battesimi vengono celebrati con feste da far impallidire il matrimonio di lady Diana, per chi se lo ricorda.

Mai come qui si evidenzia un abisso incolmabile tra cultura e senso pratico.
Un altro esempio?

Mi chiedo che senso ha  riempirsi tanto la bocca di "cultura" se poi sulle strade ci sono voragini profonde venti centimetri...
...le stesse che c'erano ventidue anni fa, quando giravo da queste parti in bici da corsa e ci fracassavo le ruote.









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