giovedì 24 maggio 2018

Video sull'escursione alla Cascate del Catafurco, Sicilia.




A tre anni di distanza ho ripreso a pubblicare brevi video sul mio canale Youtube.
Un filmato di due minuti sull'escursione alle Cascate del Catafurco ( Sicilia )
 descritta nel post precedente, si trova qui:





19 commenti:

  1. Mi permetto un suggerimento: più i luoghi sono belli e meno sono conosciuti alle masse è meglio.
    Io da tempo non divulgo più se non a poche persone fidate alcuni luoghi di pregio naturalistico/ambientale: ho visto troppi casi di accesso devastante di (masse di) persone (rifiuti, rumori, mi porto a casa il ricordino, ci vengo in SUV, etc., casi come questo) per aggiungere alla devastazione anche il mio contributo.

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    1. E ti avevo appena citato nella pagina odierna, anche io "porto colpa". ;)

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    2. Figurati: il posto è stra-conosciutissimo. Lo conoscono tutti da queste parti. Conosco addirittura chi vi si è recato per dichiararsi alla propria partner.
      Diciamo che a maggio e nei giorni lavorativi, la mattina è poco praticato. Già dalle 15, ero sulla via di ritorno e ho incontrato tre coppie di francesi cui ho fornito indicazioni ad un bivio non segnalato.

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    3. 'azz, a Lorenzo è scattato lo sclero.
      Uff, che esagerato!
      Coglionaggine, abrutimento e rozzezza sono egalitari e non fanno diferenze di censo e classe: si passa da Lapo che parcheggia la Ferrari leopardata sul marciapiede al tamarro romano che appende la borsa di rifiuti al ramo tronco del pino a Ostia, dal riccastro che scende dal proprio panfilo e prende a picconate uno scoglio ("la foca" se ricordo bene) per portarsene a casa un pezzo al piccolo idiota vorrei il suv ma mi posso permettere solo la dacia che sale nella strada forestale con divieto di passaggio e poi la parcheggia in mezzo al prato per farsi il selfie da mettere sul faccialibro alla faccia del contadino e del suo fieno, ai "doni e risorse" che aprono il finestrino in treno e cacciano fuori ogni roba.

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    4. La fiera degli orrori non conosce limiti, differenze di censo, "cultura", classe.
      A questo aggiungiamo il problema dei numeri, della scala che, ogni volta, devastano, stravolgono e denaturano i luoghi (osservare la crosta cementizia ligure, il divertimentificio romagnolo o la tumorazione edilizia amalfitana, il video dello scempio di massa in Isvizzera che ho collegato sopra).
      Io sono per la natura, la montagna antidemocratici, ruvidi, deinfrastrutturizzati, accessibili solo con fatica, disciplina, fatica.
      Questo filtro toglie il 90% della merda che non vorrei offendere la merda che quella, almeno, diventa letame e poi frutti, ortaggi squisiti, legno robusto, etc. .
      Lorenzo, dovrei riportare qui alcune TUE giuste osservazioni sull'abrutimento delle.masse che ci sono, talvolta, nel tuo diario.

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    5. Ho capito perfettamente quello che vuoi esprimere in merito alla democratizzazione dei posti di natura più belli.

      Ti riferisci al popolino ignorante che accede dappertutto. Alla famiglia urlante che si colloca sulla spiaggia di una riserva naturale facendo caciara tutto il giorno - allorchè invece sarebbe più opportuno non che stesse a casa (chè non sarebbe giusto neanche questo), ma si recasse in una spiaggia di calcestruzzo insieme ai suoi simili.

      Qui noi non ci si eleva ad aristocratici, chè non lo siamo - come L. afferma.
      Ma non siamo (io, tu o Lorenzo) neanche "popolino", perdio.
      Di cultura, senso estetico, educazione civica ne abbiamo da vendere.

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  2. Dal punto di vista della qualità del video, hai fatto un ottimo lavoro. Nulla da dire.

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    1. I montaggi sono abbastanza divertenti, soprattutto se durano poco. Purtroppo dovrei usare un computer molto più potente di un semplice portatile che poverino si surriscalda in poche decine di minuti.

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    2. De gustibus...

      Animato da desiderio di conoscenza ho cercato sul web lumi in merito allo stile Combat Cam, e quel poco anzi pochissimo che ho reperito riguarderebbe l'ambito militare ove pare si addestri personale dotato di macchine le cui riprese fisse e video sarebbero di supporto alle operazioni.

      Da cui deduco - forse mi sbaglio - che lo stile Combat Cam dovrebbe consistere nel fare riprese "in soggettiva". Nel mio caso, essendo da solo, dovrei allora dotarmi di videocamera montata sul capo, come nelle riprese diffusissime fatte con la famosa GoPro.

      Questo tipo di ripresa risente molto dei movimenti dell'operatore, che fa corpo unico con la macchina, e lo trovo snervante già dopo poche decine di secondi malgrado siano stati introdotti sofisticati sistemi di stabilizzazione del movimento.
      Persino riprese (per me) interessantissime come quelle fatte nei viaggi in bici riescono ad annoiarmi in brevissimo tempo.

      Inoltre nel caso specifico della GoPro, la distorsione abnorme dovuta al grandangolo costituisce un ulteriore elemento di disturbo.

      Ritornando al mio specifico filmato, ho usato apposta focali sui 35-50mm che riproducono la focale dell'occhio umano proprio allo scopo di rendere la ripresa più "rilassante" o "posata" che dir si voglia.
      Tecnicamente parlando perdo molto più tempo perchè devo usare il treppiede e poi tagliare le clip soprattutto alla fine, allorchè torno indietro a spegnere la Nikon.

      Ci guadagno però che mi vedo ripreso dall'esterno mentre cammino - cosa non scontata poichè non ci è concesso - mi si perdonerà il paragone azzardato - "uscire fuori dal corpo". In pratica un'estensione dell'autoscatto.

      Il risultato mi è sembrato soddisfacente perchè riproduce esattamente quello che ho fatto: camminare in un posto meraviglioso e farmi un bagno nell'acqua gelida senza nessuno intorno in un lunedì mattina con l'aria tiepida.

      poi, ripeto: de gustibus...

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  3. Per ora mi rifiuto di usare i bastoncini da camminata :-).

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    1. A onor del vero devo dire che otto anni fa in valle Anzasca (nord Italia) mi hanno salvato da una scivolata pericolosissima su una mulattiera.

      Per il resto, se li usi:
      - fanno "compagnia", ti ci affezioni
      - aiutano in salita e confortano in discesa

      Diciamo che se ne può fare facilmente a meno, ma se ci sono è (un po') meglio.
      Soprattutto se li si usa in modo appropriato e non svogliato e scoordinato.

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    2. Peggio per te.
      In salita permettono di distribuire lo sforzo su tutti gli arti anziché solo su quelli inferiori.
      In discesa fanno prendere meno traumi alle ginocchia.
      Riducono notevolmente il numero di cadute.

      L'unico problema è quando si fanno sentieri molto aspri dove serve anche usare le mani per delle piccole arrampicate (non sai deve mettere quei cosi).

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    3. SognatoreFallito, peggio per me non saprei, nel posto dove sono ora i sentieri per raggiungere le cime sono asprissimi e devo sempre usare le mani. Credimi i bastoncini sarebbero solo di fastido.

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    4. Lorenzo: Se fossero una cosa veramente utile, gli avi li avrebbero adoperati dal neolitico, invece no.
      Come puoi escludere che non adoperassero qualcosa di simile?

      Io è un sacco che non vado in montagna, ma ricordo che, lungo certi sentieri, avere un bastone era utile... comunque, ammetto che è tantissimo che non vado in montagna e per sentieri un pelino impegnativi.



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    5. Nooooo Nuvola, non ti mettere a discutere con Lorenzo :-).
      Lorenzo, guarda che scherzo ehh :-).

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    6. I bastonxini al parchetto sono come i SUV in centro o l'huskie ad Ancona, delle mode per idioti.
      In escursioni.lunghe, se ben usati (e nei gruppi ved(ev)o che molte persone non li sanno usare, a proposito divregressioni cognitive di massa anxhe su cose elementari) possono trasferire fino al 10, 12 o 15 per cento del caricoxagli arti superiori.
      Esistono valli e zine alpine (ad esempio l'ossolano) dove si adotta una tecnica dicdiscesa con un grosso bastone utiluzzata nei trasferimenti che erano per lavoro e non per dipoeto come attualmente.
      Non sono rimasti perché erano semplici pezzi di legno biodegradabili, senza parti dure in selce o metallo.

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    7. > anche in spuaggia

      Conosco quel luogo (litorale capalbiese).
      Le due sciccose quasi li trascinano.
      A proposito di mode idiote che non fanno discriminazioni di censo, clase, cultura.

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