I miei post, lo riconosco, subiscono un'impennata esponenziale a Novembre. E come potrebbe essere altrimenti? Un mese da sogno - paradiso dei fotografi, aria fredda, niente zanzare, meno gente in giro, le "mie" montagne, i Nebrodi, al top della bellezza.
Altra escursione a piedi quindi. In solitaria e con rientro in giornata. L'area questa volta è stata quella di Monte Sori e lago Maulazzo.
Lasciata l'auto in località Portella Calacuderi (m.1690) ho raggiunto in salita l'acero monumentale di M. Sori immerso nella foschia e affatto privo di foglie:
sopra: faggi a sud-ovest di M.Sori
sotto: l'acero monumentale
Grazie all'impareggiabile applicazione gps per smartphone, lasciato il sito dell'albero centenario ho imboccato sentieri in discesa molto poco battuti che mi hanno portato a tre grandi zone umide che non avevo mai visto - e infine sempre perdendo quota, all'incantevole lago Maulazzo, m.1440.
in alto: zone umide
in basso: immagini del laghetto Maulazzo
Superfluo dire che il lago in questa veste autunnale è semplicemente splendido, di ipnotica bellezza. Ho sostato in un'area attrezzata beandomi di freddo e solitudine, infine ho fatto rientro all'auto.
sopra, ultima foto: paesaggio da P.lla Calacuderi; sulla destra l'Etna
Prima del definitivo rientro ho esplorato una traversa laterale della Statale 289 che portava a un ameno spiazzo erboso con ovile e maestosi alberi aventi per sfondo la cresta sommitale sulla quale indugiavano nuvole.
Non poteva esserci modo migliore di concludere una giornata indimenticabile come questa.
Tutto perfetto.
Luoghi incantevoli. Perchè Monte Sori e non Soro?
RispondiEliminaGrazie. Uso volutamente il toponimo di cent'anni fa, tratto da Guida Rossa Sicilia TCI, 1919.
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