WILD SARDEGNA 2025
CONSIGLI E IMPRESSIONI
ORIENTAMENTO
A differenza di precendenti viaggi questo ha avuto contenuto più elevato di strade sterrate, alle volte particolarmente impegnative, dissestate e quasi sempre remote.
Personalmente sto bene da solo quando sono in viaggio - tuttavia tenete conto che la Sardegna di marzo-aprile è relativamente poco frequentata. Nelle suddette strade può anche capitare di non incontrare nessuno per ore o intere giornate.
Ho pianificato il giro sulla falsariga di due 'cammini': quello di San Giacomo e quello di Santa Barbara, con modifiche comunque profonde e sostanziali soprattutto nella parte orientale e centrale. Ho usato un software di tracciamento denominato Mapy, il quale a differenza di altri evidenzia cromaticamente vie e sentieri per camminatori (in rosso) e ciclisti (in rosa) e ancora oggi dopo sei anni d'uso lo considero superiore a qualsiasi altro software di pianificazione GPS.
QUESTO TOUR SAREBBE STATO IMPOSSIBILE SENZA L'AIUTO CONTINUO DEL GPS
L'applicazione viene consultata innumerevoli volte al giorno e "gira" su smartphone il quale va fissato al manubrio della bici con supporto solido e ben avvitato. Ho alimentato lo smartphone con un pacco batterie da 20mila mA/h. Avevo anche un secondo pacco batterie ma non l'ho usato.
Per prudenza sarebbe anche utile montare su manubrio un navigatore GPS. Il mio lo avevo dimenticato in Sicilia. Lo smartphone ha sempre funzionato egregiamente cogliendo la posizione fittizia in tutte le condizioni di tempo. Il segnale è offline, quindi non ha bisogno di rete internet. Mapy è comunque dotato anche di essa, fornendo visuali utili ad esempio su dove accamparsi.
Il software che ho citato non incoraggia la "condivisione" pubblica dei file e delle attività. Pertanto non fornisco file sulla rotta che ho seguito.
PERNOTTAMENTI E ACCAMPAMENTI
Con la sua bassa densità abitativa e i suoi spazi sconfinati, la Sardegna è il paradiso del campeggio libero. Non incoraggio nessuno a piantare la tenda "dove capita": quella del campeggio libero è arte che si impara nel tempo.
Molti dei momenti più belli vissuti in viaggio - e spesso le migliori foto scattate - sono connesse proprio all'aver scelto la tenda come casa per la notte. Resta inteso che il posto va lasciato anche meglio di come lo si è trovato. Ad esempio non costa nulla portar via una lattina o una bottiglia notate sul posto.
La Sardegna del 2025 è profondamente diversa da quella del mio viaggio di 34 anni fa in termini di accoglienza turistica. All'epoca c'erano paesi affatto privi di possibilità di alloggio. Adesso i Bed & Breakfast sono diffusi dappertutto. Tenete però presente che a marzo-aprile l'offerta è comunque più bassa rispetto all'estate.
La qualità di quest'offerta è di alto se non altissimo livello. Ho riscontrato pulizia assoluta, accoglienza splendida, colazioni ottime e abbondanti. A proposito di queste, non mi è ad esempio successo di dover fare colazione con "il buono" al bar - pessimo uso diffuso furbescamente dal Molise compreso in giù.
Non metterò qui foto di B&B ma elencherò quelli in cui mi sono trovato molto bene:
- ad Abbasanta il B&B 'Al piano di sopra';
- a Iglesias il B&B 'Gli ombrellini';
- a Cagliari il B&B 'IoAmoCagliari';
- a Jerzu il B&B 'da Riccardo';
- a Oliena il B&B 'Barbaricino' e a Bitti il B&B 'Una notte al museo';
- a Tempio Pausania il B&B 'Camera & Caffè' non tanto per la camera, quanto per la colazione offerta che è qualcosa di sbalorditivo - quasi ai livelli dell'Austria, e per chi va in bici vuol dire tanto;
- a Castelsardo il B&B 'Il tramonto'
A Fonni (m.1000, prov. di Nuoro) ho pernottato in un albergo-ristorante chiamato 'Il Cinghialetto' che voglio segnalare non tanto per la stanza e la colazione quanto per la bontà del cibo.
A Oliena segnalo che ho mangiato divinamente carne al 'Kovo Clandestino':
E infine non vorrei far torto a una buona pizzeria di Villaputzu, 'La Pazzeria' sulla strada nazionale; non foss'altro perchè all'atto di pagare ho realizzato di aver lasciato il portafogli all'alloggio (da perfetto idiota quale sono), e sono ovviamente andato a riprenderlo "sulla fiducia" - ma l'atteggiamento del personale è stato indulgente, comprensivo e fatto di sorrisi.
ALTRO
Durante un viaggio in bici possono sorgere i problemi più svariati. A Cagliari mi sono accorto con orrore che dopo 480 chilometri si erano fortemente allentati due bulloni maestri del portabagagli posteriore e ho provveduto ad avvitarli stretti immediatamente. Forse la causa sono state proprio le strade sconnesse.
Portate TUTTE le chiavi esagonali e non che servono per operare in autonomia.
Assicuratevi che i freni siano efficienti. Francamente non ho notato alcuna maggior efficienza nei freni a disco rispetto ai miei tradizionali. L'importante è avere pattini di scorta, nel secondo caso. Comprateli di alto livello, non cineserie da 50 centesimi l'uno.
Spazzolate e lubrificate la catena e le rotelle distanziali del cambio ogni due giorni almeno. Imponetevi questo ufficio.
Non esitate se necessario a chiedere aiuto ai sardi, che sono di una gentilezza e di una disponibilità fuori dal comune.
Acquisti di dolci, formaggio eccetera: segnalo a Porto Torres due negozi ottimi: La Bottega e L'enoteca Trincas ambedue adiacenti in piazza XX Settembre.
Trasferimento in nave da Genova/per Genova: nei mesi invernali/primaverili sino a maggio opera solo la compagnia Tirrenia. Per risparmiare ho preferito lasciare l'auto a 4 Km da Genova in località Cornigliano. Dal momento che Genova e tutto ciò che la circonda sono una bolgia e un eterno cantiere, ci si perde con estrema facilità. Se non avessi avuto il navigatore per auto sarei ancora lì a girare in tondo. In confronto i gironi danteschi fanno ridere.
Per andare da Cornigliano al porto ho usato ovviamente il navigatore per bicicletta. Ci sono accenni di ciclabili, ma FATE ATTENZIONE. Attualmente la cosiddetta ciclabile Lungomare Canepa, ad esempio, è sconvolta da un cantiere e impraticabile. Attenzione anche ai TIR in uscita dal porto, intolleranti e pericolosi.
Degli inseguimenti di cani ho già detto. Abbondano soprattutto nella parte occidentale. Alcuni riescono a uscire dai recinti e corrono dietro la ruota come degli invasati - mi sono sempre chiesto cosa il ciclista fa scattare nel loro cervelletto. Nel 100% dei casi ho notato che se ci si ferma non sanno più che iniziativa prendere. Se poi si accenna a lanciargli pietre prelevate da terra fanno dietro front a tempo di record. Questo è ciò che ho vissuto io, ma potrebbe accadere diversamente. Cani in branco non ne ho incontrati mai.
Non ho altro da aggiungere se non che sconsiglio di cimentarsi in un viaggio come questo in pieno luglio-agosto, allorchè tutto costa di più, gli alloggi sono pieni, gli alberghi tutti prenotati e l'interno sardo (ma anche la costa) un'insopportabile fornace.
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